POINTS DE VUE - Episodio 1

UNA VISIONE DEL REALE

 

In questa nuova situazione emergenziale, quanti, come me, non sono in prima linea né al lavoro, si ritrovano a navigare in una nuova dimensione di tempo libero dilatato.

 

Nel mio quotidiano tentativo d'affaccendarmi, mi sono dedicata alla ricerca di documenti e testimonianze di figure significative nel mondo della fotografia e dell'arte in generale, che condividerò sotto il nome "Points de vue" (così venivano chiamate originariamente le prime fotografie) per far parlare anche la cultura in questo difficile momento.

 

Oggi vi segnalo un articolo del fotografo americano Walker Evans, pubblicato nel 1978 e intitolato "Photography"; poco più di due pagine in cui l'autore tratta temi importanti: ciò di cui ha bisogno un fotografo e chi è un fotografo -fra l'altro, "un gioioso edonista per il semplice fatto che gli occhi si occupano di emozioni, non di pensieri"-.

 

Ci spiega la tensione letteraria della fotografia al contrario della caratteristica fotografica di alcuni scrittori. Ci indica come la fotografia combatta quella cecità che deriva dall'ignoranza di una visione del reale e dalla perversione del guardare, parole, queste, che risuonano ancora oggi così attuali.

 

Soprattutto, l'autore ci rivela che la questione dell'arte nella fotografia si può risolvere in questo: si tratta della compiutezza di un'osservazione piena e sentita.

 

Buona lettura!

 

P.S.: per la lettura integrale, la prima volta servono 10 secondi per iscriversi!