ARITMIE episodio 12

Matana Roberts

Dai tempi della AACM di Chicago per una folta schiera di artisti, l'azione politica e quella musicale sono andate strettamente per mano e hanno contribuito a formare una controcultura che è alle basi della storia artistica e sociale (nero)americana. L'artista sassofonista americana Matana Roberts è proprio in questo contesto che muove i primi passi e col trio Sticks and Stones inizia ad esplorare le possibilità espressive della libera improvvisazione e della musica come veicolo di appuntiti messaggi politici.

 

A partire dal 2011, con la maxi opera COIN COIN, Matana inizia ad indagare la storia della creatività neroamericana a tutti i livelli coscienti ed inconsci: dal denso bagaglio di spiritualità istintuale agli incastri millimetrici dei più profondi livelli intellettuali. Il lavoro, previsto in dodici volumi ed a tuttora articolato in quattro album, vede la Roberts, in veste di polistrumentista e cantante, proporsi ogni volta in formazioni diverse, dal solo a gruppi molto estesi. Nel 2019 esce il quarto album della dodecalogia, COIN COIN Chapter four: Memphis, dove Matana, in sestetto, abbraccia in maniera consistente le modalità del free jazz e della stratificazione. La Roberts si avvale di eclettici musicisti e li guida attraverso la materia utilizzando talvolta sia delle partiture grafiche che delle manovre di conduction. Queste ultime la vedono in campo come conduttrice, ma nell'accezione più elettrica del termine, infatti la musica che ne esce è liquida e tensiva, strabordante e carica di pulsioni. Emergono nel collage frammenti di vari testi cantati, recitati, declamati, sussurrati o urlati che si intrecciano con vari suoni concreti, crudi, reali, futuristici ed ancestrali che, insieme a tutte le parti composte o improvvisate, confluiscono in un discorso di lampante personalità.

 

Il lavoro di Matana Roberts può essere inteso come uno sbriciolamento della cultura storica americana a tutti i livelli in brandelli piccoli e sconnessi. Brandelli poi riassemblati con perizia in un collage mistico ed evocativo utilizzato come sfondo per ridipingere una contemporaneità viva e violenta. Questo dipinto, oltre a far trasparire un desiderio di rivalsa e un forte messaggio politico, svela anche un'anima descrittiva, lucida, critica ed attenta. Con questo mastodontico work in progress si sta a tratti ridisegnando, ma più che altro ridefinendo un più realistico significato di americanità.

Se la lettura di un groviglio così denso di materia sonora può risultare difficile e non immediata, il consiglio è quello di non concentrarsi sull'insieme, ma di inseguire uno per volta i singoli percorsi degli strumenti che delineano l'arazzo. Aggrappatevi per esempio al lirico filo rosso del clarinetto e non vi perderete nei flutti onirici che la Roberts va alimentando. Fin dove gli occhi riescono a vedere. As Far As Eyes Can See.

 

G.